Glaucoma
Il glaucoma è una malattia che colpisce il nervo ottico, fascio di fibre nervose che trasmette gli impulsi elettrici derivati da stimoli visivi al cervello ed è causato da un continuo aumento della pressione intraoculare.
La lesione del nervo ottico si traduce in una progressiva alterazione del campo visivo, il quale tende progressivamente a restringersi fino alla sua completa scomparsa. Quando le cellule nervose sono completamente distrutte la perdita della vista diventa definitiva ed irreversibile. Il solo modo per prevenire la perdita della vista è la diagnosi precoce.
Fattori di rischio
- Età avanzata
- Traumi oculari
- Predisposizione ereditaria
- Diabete
- Ipertensione sistemica
- Prolungata terapia con farmaci corticosteroidi
- Miopia
Tipologie di glaucoma
Il glaucoma cronico ad angolo aperto è il tipo più comune ed è dovuto ad una sorta di invecchiamento del sistema trabecolare di deflusso: l’umore acqueo raggiunge il trabecolato, ma non viene sufficientemente filtrato in quanto quest’ultimo è strutturalmente alterato (ostruzione dei canali di scarico). La pressione oculare aumenta causando un danno progressivo al nervo ottico. Si tratta di una forma di glaucoma cronica che progredisce molto lentamente, provocando una graduale riduzione della visione periferica. La maggior parte delle persone non avverte inizialmente alcun sintomo: questo può far sì che i danni procurati al nervo ottico siano già rilevanti quando il paziente decide di sottoporsi ad una visita oculistica. In questi casi, il trattamento è medico (somministrazione di farmaci in grado di diminuire la produzione del liquido intraoculare od aumentare il suo deflusso) o chirurgico (interventi volti a liberare le maglie trabecolari o a creare nuovi sportelli sclerali).
Il processo catarattogeno del cristallino non è reversibile e soprattutto non esistono cure mediche con colliri e/o compresse in grado di ristabilire la normale trasparenza della lente. Pertanto, l’unica cura possibile è rappresentata dall’intervento chirurgico di frantumazione ed estrazione del cristallino naturale (facoemulsificazione ad ultrasuoni) e impianto di una lente artificiale definita IOL.
Le IOL possono avere caratteristiche differenti ma vengono sempre customizzate (calcolate prima dell’intervento) in relazione alle singole caratteristiche anatomiche dell’occhio e alla situazione refrattiva di ogni singolo paziente (non sono uguali per tutti). Il potere della IOL viene ottenuto eseguendo un esame chiamato Biometria (ecobioemtria o biometria ottica). Generalmente vengono impiantate IOL monofocali, cioè lenti che permettono di ristabilire la normale trasparenza e forniscono una corretta visione a volte mediante l’ausilio di occhiali che correggano i difetti pre-esistenti (astigmatismo e/o presbiopia). Sempre di più, però, il paziente esprime il desiderio di una buona visione post-chirurgica che sia scevra dall’utilizzo di occhiali e quindi maggiormente si prende in considerazione l’impianto di IOL toriche o multifocali.
Nel glaucoma ad angolo chiuso l’umore acqueo non riesce a raggiungere il sistema trabecolare di deflusso perchè l’angolo formato da iride e cornea è troppo stretto: l’iride si addossa lentamente alla cornea ostruendo completamente il passaggio. Anche questo tipo di glaucoma progredisce lentamente, ma in pazienti predisposti, una improvvisa ostruzione dell’angolo, a volte causata dalla dilatazione della pupilla, può provocare un attacco di glaucoma acuto. La permanenza al buio, le emozioni improvvise, l’uso di alcuni farmaci (quelli usati per curare patologie della prostata, quelli usati per attenuare la nausea, gli antidepressivi), l’uso di sostanze quali la caffeina possono dilatare la pupilla. L’attacco acuto di glaucoma è caratterizzato da un violento dolore in regione orbitaria, spesso associato a cefalea, nausea e vomito, visione annebbiata.In mancanza di un adeguato e tempestivo trattamento si può avere una notevole ed irreversibile compromissione della funzione visiva.In questi casi, il trattamento preventivo mirato ad evitare un attacco di glaucoma acuto in soggetti predisposti prevede l’esecuzione di un ”forellino” irideo mediante una sorgente Yag-Laser in grado di creare una seconda via di deflusso del liquido intraoculare in caso di ostruzione improvvisa dell’angolo irido-corneale.
Il glaucoma a pressione normale progredisce nonostante la pressione intraoculare sia entro limiti apparentemente normali. Si ritiene che tale forma di glaucoma sia da mettere in relazione ad uno scarso apporto di flusso sanguigno al nervo ottico, che provoca l’atrofizzazione delle fibre nervose.
Nel glaucoma pigmentario, solitamente ereditario, alcuni frammenti dell’iride, trasportati dall’umore acqueo, vanno ad ostruire le fessure del trabecolato dalle quali fuoriesce il liquido.
La sindrome da esfoliazione, che colpisce il cristallino, è spesso causa di glaucoma: alcuni strati del cristallino si sfaldano ed i vari frammenti si depositano sul trabecolato, otturandone le fessure, o vanno ad ostruire l’angolo tra iride e cornea.
Nel caso del glaucoma congenito, l’angolo di drenaggio è anomalo sin dalla nascita. Il bambino presenta un’eccessiva lacrimazione e una forte sensibilità alla luce, un ingrossamento del globo oculare e un’opacità della cornea. Questa condizione deve essere trattata subito dopo la nascita.